13 DIC 2010 - Conferenza IL CONSUMO DI SUOLO


Saranno presenti:
Mauro Baioni (urbanista)
Sergio Lironi (architetto, Legambiente Padova)
Paola Bonora (docente di Geografia, Università di Bologna)
Maria Cristina Gibelli (docente di Politiche urbane e territoriali, Politecnico di Milano)
Edoardo Salzano (urbanista)

Inoltre interverranno:
Nicola Dall'Olio (autore del documentario IL SUOLO MINACCIATO)
Domenico Finiguerra (Sindaco di Cassinetta di Lugagnano, PGT a crescita zero)

Prossimi appuntamenti!!

L'occupazione di Palazzo Tron si è pacificamente conclusa per permettere ai VV.FF di effettuare i collaudi da tempo previsti sui lavori da poco conclusi, per avere maggiori informazioni e leggere il comunicato di uscita clicca qui

L'occupazione è finita, ma non l'impegno, le proposte e le idee che l'hanno animata! Ecco in sintesi  i prossimi appuntamenti previsti:

Venerdì 10 Dicembre:
ore 10 Senato Accademico con presidio informativo ai Tolentini;

ore 13 circa pranzo a Ca'Tron e assemblea preparativa alla manifestazione di Roma del 14;

ore 17.30 incontro con associazioni e gruppi in lotta per la difesa dell'ecositema lagunare;

a seguire aperitivo e performans musicale di autofinanziamento dei pulman per Roma.
 
Lunedì 13:

ore 9.30 conferenza sul consumo di suolo con proiezione del documentario "Il suolo minacciato" di Nicola Dall'Olio

Martedì 14 tutti a Roma!: per chi vuole venire ci scriva, stiamo organizzando dei pullman.

16-17 Dicembre conferenza al politecnico di Torino su Astengo e la disciplina urbanistica, vorremmo organizzarci per andarci.. (fateci sapere se vi interessa)
CERCATE DI PARTECIPARE E FAR PARTECIPARE, E' IMPORTANTE CHE OTTENUTI I PRIMI SEPPUR MINIMI RISULTATI CONTINUIAMO A TENERE ALTA L'ATTENZIONE SU CA'TRON E LA NOSTRA FACOLTA'.

CA'TRON E' APERTA DALLE 8 ALLE 20, POTETE ANDARCI PER STUDIARE, PROGETTARE, CONSULTARE INTERNET E QUANT'ALTRO.


SE AVETE IDEE PER TENERE VIVO IL PALAZZO, NON ESITATE A PROPORRE.




Comunicato di uscita dall'occupazione e apertura del Palazzo - 09/12/2010

L’occupazione aperta di Palazzo Tron è stata decisa per tenera alta l’attenzione sia sulla questione della Ddl Gelmini da poco approvato alla camera, sia per quello che sta succedendo in questi giorni e da tempo nel nostro Palazzo.

Teniamo a precisare che l’azione pacifica e propositiva è stata condotta con la massima responsabilità, si sono aperte discussioni e gruppi di lavoro su molteplici questioni dando anche il nostro appoggio ai cortei di sabato 4 Dicembre in difesa dell’acqua pubblica.

Si è costruito un calendario d’iniziative da fare internamente al Palazzo e fuori in città. L’occupazione non è proseguita per permettere ai VV.FF di effettuare i collaudi da tempo previsti sui lavori da poco conclusi e per evitare strumentalizzazioni in vista del Senato Accademico del 10 Dicembre.

In questa occasione tramite il rappresentate degli studenti della facoltà di Pianificazione, chiederemo alla luce della conclusione delle indagini e conseguente riapertura del palazzo a 100 persone, quali siano le reali intenzioni degli organi decisionali dell’Ateneo rispetto agli interventi da attuare per il superamento del declassamento imposto e per il ritorno definitivo della biblioteca Astengo in sede (da oltre due anni quasi inaccessibile in un magazzino dei Tolentini).

Precisiamo che la pasta con le “canocce” (riportata dalla Nuova Venezia) ci è stata amorevolmente cucinata e portata da alcuni vicini, da sempre primi sostenitori delle nostre iniziative e di quello che portiamo avanti da due anni con tanto sacrificio e coerenza.

L’accesso al Palazzo a differenza da quanto riportato sempre dalla stampa si è limitato all’uso del piano terra, mentre i restanti spazi sono stati chiusi su accordo con il portinaio di turno.

In attesa del Senato e della manifestazione di Roma del 14 Dicembre, daremo corpo al programma creato nei giorni dell’occupazione, di fatto sarà un laboratorio permanente, aperto alle proposte di tutti.

INVITIAMO TUTTI I DOCENTI E GLI STUDENTI IUAV AD USUFRUIRE DEGLI SPAZI DEL PALAZZO, LIMITATO AD UNA CAPIENZA MASSIMA DI CENTO PERSONE MA COMUNQUE ACCESSIBILE PER CONFERENZE, ASSEMBLEE, LEZIONI, STUDIO, CONSULTAZIONE LIBRI, QUOTIDIANI E INTERNET.



Studenti Ca’Tron

Proposta Alternativa Legge Speciale per Venezia

PER CHI VUOLE APPUNTAMENTO
ORE 11 A CA'TRON  DOMANI OPPURE DIRETTAMENTE A CA'FARSETTI

C'E' ANCHE L'AMICO AMERIGO!! (Rettore IUAV)

per chi non lo sapesse è una proposta alternativa a quella di Brunetta..

Conferenza Stampa

Giovedì 9 dicembre ore 12.00 presso Cà Farsetti

Verrà presentato un testo di

“ Riforma della Legge Speciale per Venezia e la sua Laguna”
- Predisposto da alcuni tecnici e docenti universitari che fin dagli anni ’80 per il Comune di Venezia, per il Ministero dell’Ambiente e per il Ministero dei LL.PP. hanno seguito l’attuazione e le successive modifiche della Legislazione Speciale;

- integrato da esperti e rappresentanti di associazioni presenti sul territorio;
- completato e rielaborato dal Sen. Felice Casson, che lo ha presentato al Senato come disegno di legge.
Pur riconoscendo la validità dei principi ispiratori della vigente Legislazione Speciale per Venezia, se ne propone una revisione per adeguarla alle mutate condizioni socio-economiche, all’evoluzione della conoscenza tecnico-scientifica, nonché per l’applicazione concreta di un federalismo fiscale ed istituzionale
Verrà presentata alla stampa :
dal Senatore Felice Casson

dal Rettore dello IUAV Amerigo Restucci
dai curatori Armando Danella, Stefano Boato, Giorgio Pilla, Antonio Rusconi, Mariarosa Vittadini

Elaborazioni a cura di: Armando Danella già direttore responsabile degli Uffici della Legge Speciale del Comune di Venezia, Stefano Boato già coordinatore ricerche ed attuazioni sulla Legge Speciale per il Ministro dell’Ambiente, Giorgio Pilla già redattore strumenti urbanistici del Comune di Venezia, Antonio Rusconi già segretario dell‘ ufficio Idrografico del MAV e segretario dell’Autorità di Bacino dell’Alto Adriatico, Mariarosa Vittadini già Direttore Ministero dell’Ambiente-Settore VIA e Legge Speciale per Venezia, con la collaborazione di altri esperti ed associazioni.

CA'TRON OCCUPATA

Ricordiamo innanzitutto l'appuntamento per oggi:
Oggi 5 dicembre dalle 15 proietteremo alcuni video e discuteremo le questioni legate alla svendita del patrimonio pubblico cittadino per poi seguire con il tema del terremoto in Abruzzo.
Faremo partire anche a Venezia la raccolta firme promossa dai coordinamenti in lotta per la ricostruzione dell’Aquila a favore della proposta di legge popolare per una ricostruzione partecipata (servono 50 mila firme entro il febbraio 2010).


Istruzione e beni pubblici non sono in vendita!!!

Per il comunicato stampa riguardante l' occupazione clicca qui
Per vedere le foto del corteo del 3 dicembre 2010 partito da San Basilio dopo l'assemblea sul ddl Gelmini e terminato a Ca'Tron con l'occupazione del palazzo clicca qui


Postiamo inoltre la lettera aperta di alcuni studenti senatori IUAV all'attenzione del Senato degli Studenti:

Esprimiamo la nostra perplessità e indignazione nel constatare che le opere dei progetti Giardini Segreti e Anomalie Urbane sono state rimosse dopo la fine dei lavori di ristrutturazione dl palazzo Ca' Tron.

Nella speranza che non siano state gettate facciamo presente che le opere erano state prodotte:
- tramite i finanziamenti del Senato degli Studenti
- da studenti di tutte le facoltà dello IUAV all'interno di workshop e laboratori di autoformazione riconosciuti come corsi IUAV
- coinvolgendo professori e professionisti di livello nazionale e internazionale che hanno partecipato attivamente ai progettoutilizzando materiali riciclati dalla Biennale di Venezia e gentilmente concessi dalla rete ReBiennale.


Pertanto sottolineiamo il fatto che nessuno dei soggetti coinvolti sia stato contattato e richiediamo informazioni sull'accaduto.


Cordiali Saluti,
i Senatori
Martina Di Iulio
Chiara Gaspardo
Francesca Belia
Giovanni Fiamminghi

VI ASPETTIAMO STASERA A CA´TRON!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


Oggi dopo l'essemblea tenutasi a S.Basilio un corteo spontaneo ha attraversato la città toccando i punti chiave degli ateni di IUAV e Ca'Foscari per poi dirigersi verso Ca' Tron, ora OCCUPATA!!!!!!!
vi è stato inoltre un inaspettato incontro con il nostro rettore Restucci che ha dichiarato di essere contrario ai tagli della riforma gelmini e completamente solidale con il movimento studentesco e all'ennesima richiesta di un confronto pubblico con tutte le componenti dell'ateneo ha promesso di indirlo al più presto.
nonostante il limite di cento persone imposto all'interno dell'edificio per ragioni di sicurezza stiamo allestendo il giardino in modo da renderlo il più accogliente possibile per tutti!

dalle 18 in poi di oggi nella sede di Ca'Tron a San Stae ci sarà la proiezione di due video documentari "MACERIE DI DEMOCRAZIA" e "IL SUOLO MINACCIATO", assemblee, musica.
Sono ben accette proposte per la creazione di nuovi momenti di rilessione e protesta in  vista della probabile collaborazione con la Fenice.

VI ASPETTIAMO NUMEROSI!!!!!
a presto

Leggi il comunicato stampa clicca qui



Comunicato Stampa Studenti Ca´Tron

Oggi tre dicembre duemiladieci gli studenti della Facoltà di Pianificazione del Territorio IUAV di Venezia hanno deciso di occupare la loro storica sede: Ca’Tron, un edificio del sedicesimo secolo dal valore inestimabile.  
 
Questo atto di contestazione si collega al vasto numero delle mobilitazioni nazionali in contrasto al DDL Gelmini, da poco approvato alla Camera. Il testo del Ddl, oltre alla riduzione delle risorse economiche destinate all’Università, prevede l’ingresso del quaranta percento di “esterni” (presumibilmente enti privati) nei consigli d’amministrazione, ai quali verrà attribuito il compito di indirizzare le scelte strategiche dell’ateneo. E’ dunque presumibile che gruppi di privati avranno, dopo l’entrata in vigore della riforma, un vasto potere decisionale sulle linee da imporre alla didattica e alla ricerca. Rivendichiamo il diritto di tutti a frequentare un Università che sia pubblica e che garantisca quindi l’accesso ad una formazione di qualità agli studenti provenienti da qualsiasi fascia sociale: studiare è un diritto e un dovere di tutti coloro che vogliono essere studenti, l’Università non si può privatizzare perché dal sapere non si possono ricavare profitti. 
Oltre all’erosione dei fondi destinati all’Università Pubblica già previsti dalla finanziaria (controbilanciati nella medesima legge dall’aumento di quelli destinati alle Università private), è  prevista l’eliminazione di un gran numero di Facoltà, tra le quali quella di Pianificazione del Territorio, destinata a trasformarsi in un “corso specialistico” della Facoltà di Architettura, con una consequenziale perdita della sua fondamentale autonomia: didattica, strategica, progettuale, intellettuale.
Crediamo che questa sia una scelta scellerata ed inaccettabile.
Eliminare dal panorama didattico la specificità di questa facoltà, a nostro avviso, significa abbassare sensibilmente il livello di conoscenza tecnico-scientifica di questa disciplina, sempre più lontana dai criteri progettuali tipici dell’Architettura. La Pianificazione oggi, a Venezia, rivendica la sua unicità e il suo ruolo fondamentale nella gestione del territorio italiano: devastato, sventrato, sfruttato e dilaniato da una classe di “esperti” incapaci di prendere decisioni forti ed eticamente orientate alla salvaguardia dell’ambiente e della sicurezza dei cittadini.
Le vicende drammatiche che hanno sfigurato il paese negli ultimi due anni dovrebbero essere un monito per coloro i quali intendono cancellare l’autonomia della Facoltà di Pianificazione del Territorio: le recenti alluvioni in Veneto, in Campania e in Abruzzo, la gestione criminale delle emergenze (rifiuti nel napoletano e “ricostruzione” de L’Aquila), le frane nel messinese, il proliferare incontrollato della speculazione edilizia sui territori agricoli più fertili e produttivi, ecc ecc, sono tutte questioni che reclamano la professionalità e l’indipendenza dei saperi specifici legati alla gestione e alla pianificazione del territorio. Oggi più che mai in Italia abbiamo bisogno di una categoria di esperti competenti ed eticamente formati, che siano in grado di dare un impulso alla rifondazione di un ordine territoriale in un paese in cui sono sufficienti due giorni di pioggia intensa per dichiarare lo stato di calamità.

In questo contesto si inserisce la vertenza aperta da tempo da studenti, docenti e cittadini, contro la vendita di Cà Tron: essa è il simbolo di una conoscenza bistrattata e minacciata che non possiamo permetterci di perdere.
L’incompetenza e la malagestione dei fondi in mano all’amministrazione dello IUAV, i tagli previsti dalle ultime finanziarie e una totale mancanza di un progetto serio riguardo al futuro dell’ “Università del Progetto”, oggi mettono in serio pericolo un Palazzo di proprietà pubblica, che rischia di trasformarsi nell’ennesimo tempio della speculazione immobiliare, finalizzata ad ingrassare il mercato dei servizi al turista. A Venezia ci sono troppi alberghi a cinque stelle, troppe boutique, troppi negozi di cianfrusaglie. A Venezia mancano alloggi a prezzi calmierati, mancano negozi in cui si vendano beni di prima necessità, mancano spazi pubblici vitali, mancano i cittadini.
Le iniziative e le mobilitazioni portate avanti dalla Facoltà di Pianificazione in difesa di Cà Tron, hanno avuto il merito di posticiparne la cessione ai privati e di far stanziare i fondi necessari alla messa in sicurezza dell’edificio (che ora può tornare ad ospitare studenti e ricercatori fino ad un massimo di cento persone, numero oltre il quale la struttura è definita dai documenti dei vigili del fuoco: non idonea, insicura, pericolosa). 
Con questa occupazione, che vuole essere pacifica, aperta e propositiva, intendiamo portare all’attenzione di tutta l’opinione pubblica ciò che vogliamo questo luogo torni ad essere: un luogo di produzione di saperi e di cultura, un luogo di scambio e di dibattito, un luogo di incontro con la cittadinanza e con il mondo, uno spazio di tutti e per tutti. 

Chiediamo che:
·      l’ateneo e l’amministrazione Comunale si attivino affinché le ultime opere necessarie al superamento del declassamento vengano compiute;
·      si riporti l’importante biblioteca nazionale di urbanistica “Astengo” a Cà Tron (chiusa da due anni dentro ad un magazzino ai Tolentini);
·      il palazzo rimanga di proprietà dello IUAV, senza condizioni;
·      il palazzo mantenga il suo ruolo di “luogo della didattica e della ricerca” per gli studenti, i dottorandi, i ricercatori ed i docenti di Pianificazione, di Design e Arti e di Architettura;
·      venga concesso agli studenti di gestire lo spazio della Casetta del custode e del giardino, al fine di garantire una fruibilità dell’edificio allargata a tutta la cittadinanza: l’operato ineccepibile e virtuoso degli studenti che tra Marzo e Agosto si sono autoassegnati questi spazi dimostra che non c’è alcun motivo per negare agli studenti questa semplice richiesta.



Gli Studenti di Pianificazione del Territorio